Fisioterapista: quando serve?

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa di prevenire o curare problemi legati all’apparato muscolo-scheletrico, neurologico o viscerale. Il fisioterapista è un professionista sanitario in possesso della laurea triennale abilitante alla professione: si occupa di prevenzione, valutazione, trattamento e riabilitazione o rieducazione di tutte le patologie muscolo-scheletriche, respiratorie, ortopediche, sportive, cardiologiche, neurologiche e pediatriche. Collaborando a stretto contatto con gli altri professionisti sanitari e con il personale medico (medico di medicina generale e medico specialista), svolge il ruolo di rieducatore e riabilitatore di tutte le patologie muscoloscheletriche e delle conseguenze di altri eventi patologici riconducibili a patologie di interesse medico. Svolge il suo lavoro con pazienza ed empatia, per aiutare i pazienti nel loro processo riabilitativo. Ha capacità di ascolto e abilità di osservazione e comunicazione, in quanto deve fornire informazioni complesse in modo diretto, deve essere in grado di identificare problemi ed essere capace di gestire più casi. Deve essere abile nel lavoro di squadra, per coordinarsi con medici, infermieri, operatori sanitari e assistenti sociali. Il fisioterapista pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità. Queste possono essere motorie, psicomotorie e cognitive. Il fisioterapista utilizza terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali. Egli propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia. Verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale. Il fisioterapista infine svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali.

A cosa serve il fisioterapista

Lo scopo principale del fisioterapista è sia prevenire sia curare le difficoltà motorie, presentatesi in seguito ad un trauma oppure dovuti ad altre cause: fisiologiche e posturali. Il lavoro di prevenzione consiste nell’identificare delle abitudini scorrette, spesso posturali, che in futuro potrebbero diventare patologiche. Mentre se si tratta di atleti consiste nell’allenamento della propriocezione e nel rinforzo muscolare mirato per prevenire gli infortuni. Sono poche le persone che si rivolgono al fisioterapista in un’ottica di prevenzione. Sono invece numerose, quelle che si rivolgono a lui (o lei) dopo l’insorgere di un dolore acuto oppure prolungato nel tempo e quindi dopo il manifestarsi della patologia. Perciò si parla di cura. Il 91% degli italiani, soffre “di dolore muscolo-scheletrico, un’ alta percentuale di questo dolore è riconducibile al mal di schiena, che rappresenta la terza causa di assenza dal lavoro in Italia. Al fine di curare la patologia il fisioterapista può praticare diverse terapie (manuali o strumentali) o lavorare in sala riabilitativa, per ridurre il dolore e far recuperare al paziente la capacità motoria. Il fisioterapista individua la terapia o le terapie più idonee in base alla causa della limitazione e segue il paziente durante tutto il percorso di recupero.

Che cosa cura il fisioterapista

Le sfere d’azione di un fisioterapista sono moltissime. Una prima distinzione va attuata tra patologie ortopediche dell’apparato muscolo scheletrico e patologie di origine neurologica. All’interno del primo ambito ci sono i traumi e gli infortuni, le patologie croniche e quelle degenerative, i difetti di postura. Tutte queste patologie hanno in comune il manifestarsi del dolore con una conseguente limitazione nell’eseguire le attività quotidiane. Cosa cura il fisioterapista e quando è il caso di rivolgersi a lui:
  • Mal di schiena o lombalgia
  • Sciatalgia o lombosciatalgia
  • Cervicalgia
  • Cervicobrachialgia
  • Ernia del disco
  • Colpo di frusta
  • Lombalgia acuta o “colpo della strega”
  • Fratture ossee
  • Contusioni, distorsioni o lussazioni
  • Infiammazioni articolari
  • Riabilitazione post-intervento
  • Riabilitazione dopo impianto di protesi
  • Difetti di postura
  • Scoliosi, dorso curvo, iperlordosi
  • Traumi muscolari: strappi muscolari, lesioni o contratture
  • Lesioni parziali o totali dei tendini
  • Lesioni dei legamenti
  • Sindrome del tunnel carpale
  • Artrosi
  • Artriti
  • Tendiniti
  • Epicondiliti
  • Rinforzo muscolare
Il fisioterapista specializzato in riabilitazione neurologica invece segue i pazienti che hanno problemi di mobilità legati al sistema nervoso: pazienti che hanno avuto un ictus o un aneurisma cerebrale, oppure pazienti con patologie neurodegenerative (Morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla, Sla, distrofie muscolari).

Qual è la differenza tra fisiatra e fisioterapista?

Il fisiatra è un medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa, quindi può visitare il paziente ed eseguire una diagnosi. Può prescrivere farmaci o consigliare la fisioterapia, con un’indicazione più o meno precisa del tipo e del numero di terapie da svolgere. Il fisiatra però non esegue le terapie, quello è compito del fisioterapista. Il fisioterapista può:
  • fare una valutazione dello stato fisico del paziente e, quando la sua competenza è elevata, può stabilire insieme al paziente il percorso da seguire
  • eseguire le terapie manuali, terapie strumentali o esercizi in sala riabilitativa
Non essendo un medico non può rilasciare un referto con una diagnosi né prescrivere farmaci.

Le terapie che esegue il fisioterapista

La terapia fisioterapica più conosciuta è la terapia manuale. Esistono moltissime tecniche e scuole di terapia manuale. Il fisioterapista esegue la terapia solo con le sue mani. Lo scopo del trattamento manuale è ridurre il dolore e aumentare la mobilità. La tecnica usata cambia ovviamente in funzione della patologia. Le terapie strumentali, dette anche fisiche, sfruttano un certo tipo di energia per curare il paziente, vengono fatte dal fisioterapista con l’aiuto di un macchinario.
  • la Tecarterapia sfrutta le onde radio
  • a Laserterapia il laser (una luce terapeutica)
  • le Onde d’Urto lo dice il nome stesso
  • la Bemerterapia il campo magnetico
  • l’Ipertermia Delta sfrutta il calore veicolato in profondità.
Tutte queste terapie fisiche aiutano a ridurre il dolore e l’infiammazione e a velocizzare la guarigione dei tessuti. Indicativamente ogni terapia viene suggerita a seconda della patologia e della fase (acuta o sub-acuta). Ovviamente più le macchine delle terapie fisiche sono sofisticate e all’avanguardia più la terapia sarà efficace e ci vorranno poche sedute.
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