Dermatite allergica e dermatite atopica

Dermatite atopica e dermatite allergica da contatto sono entrambi disturbi infiammatori della pelle non contagiosi, alquanto diffusi in tutta la popolazione. I sintomi spesso possono essere molto simili, comprendendo fenomeni irritativi cutanei quali:
  • Arrossamento 
  • Prurito
  • Secchezza della pelle
Le cause alla base sono diverse e di conseguenza anche il trattamento da impiegare sarà specifico.  È possibile, invece, sviluppare sovrainfezioni batteriche in conseguenza del grattamento, ma al di là di questo nella maggior parte dei casi non sono patologie pericolose.

I sintomi della dermatite atopica

La dermatite atopica (o eczema atopico) è un’infiammazione della pelle, tipica dell’età pediatrica, comparendo nel 60% dei casi nel primo anno di vita e nell’80% nei primi 5 anni di vita. Si manifesta con la comparsa di chiazze pruriginose, arrossate e spesso sormontate da piccole vescicole, che con l’andare del tempo desquamano o formano crosticine. Nei bambini sono colpite  le guance, il collo, e le superfici estensorie delle braccia e delle gambe. Questa malattia tende a diventare cronica, anche se può andare in completa remissione per lunghi periodi di tempo. È diffusa anche tra gli adulti, in Italia circa il 10% della popolazione. Le lesioni pruriginose sono tipicamente localizzate, al volto, al collo, alle fosse antecubitali (le “pieghe” dei gomiti), ai cavi poplitei (dietro le ginocchia) e al dorso delle mani. La dermatite atopica impatta molto sulla qualità di vita del soggetto, in particolar modo a causa del prurito, anche molto intenso, che durante il giorno impedisce di concentrarsi adeguatamente sulle attività quotidiane e di notte disturba il sonno. La diagnosi di dermatite atopica è esclusivamente clinica, si base sulle informazioni che il dermatologo ottiene dall’individuo e dai segni che osserva sulla pelle. 

I sintomi della dermatite allergica

La dermatite allergica da contatto  (o eczema allergico) è una reazione allergica della pelle causata dal contatto con sostanze, chiamate allergeni, in grado di stimolare una risposta immunologica. In seguito al contatto della cute con gli allergeni si sviluppa una reazione infiammatoria, pruriginosa della pelle con comparsa di vescicole piene di siero. Se le vescicole con il grattamento vengono rotte il siero si rapprende sulla pelle in forma di crosticine appiccicose con evoluzione desquamativa. Il grattamento dovuto al prurito intenso può provocare l’infezione della pelle.  Questa patologia è frequente in adulti e bambini. La diagnosi è effettuata sia sulla base delle informazioni che il dermatologo ottiene dall’individuo e dai segni che osserva sulla pelle e sia dal test allergologico (test del cerotto o patch test) attraverso il quale si possono identificare le sostanze che l'hanno provocata applicando sulla cute tracce di allergeni purificati per identificare l'origine della reazione. I patch test sono cerotti che contengono le sostanze sospettate di causare allergia. Vengono apposti usualmente sulla schiena per 48-72 ore. La lettura si effettua a 72-96 ore, da medici con provata esperienza nell’interpretazione dei risultati. Il paziente non deve essere sotto trattamento con farmaci immunosoppressori in particolare corticosteroidi per os, o aver applicato sulla schiena (dove vengono posizionati i patch) creme al cortisone o essersi sottoposto a fototerapia.

Le cause della dermatite atopica

Nella comparsa della dermatite atopica sono coinvolti fattori costituzionali, genetici e ambientali, i quali alterano la  barriera cutanea mutando il metabolismo dei lipidi che si trovano nell'epidermide. Di conseguenza la pelle del viso e del corpo diviene secca, ruvida, pruriginosa e irritabile. A questa predisposizione, si aggiunge una componente immuno-mediata: gli individui con dermatite atopica mostrano una reazione esagerata del sistema di difesa dell'organismo per le sostanze irritanti esterne, come allergeni (acari della polvere, polline e/o polvere), stress emozionali, inquinamento, fumo, aria secca, sudorazione, tessuti in lana o sintetici, saponi e detergenti aggressivi. Queste penetrano più facilmente nella pelle e danno origine a manifestazioni cutanee (o respiratorie). Frequentemente i soggetti con dermatite atopica sono affetti anche da congiuntivite, asma o rinite. È importante evidenziare, comunque, che di rado l’introduzione di allergeni alimentari o respiratori causa una riacutizzazione della dermatite atopica, la quale può recidivare in modo apparentemente inaspettato.

Le cause della dermatite allergica

Le dermatiti allergiche da contatto, sono invece l’esito di una risposta del nostro organismo (risposta di IV tipo) verso una specifica sostanza (aptene) che viene riconosciuta non più innocua, ma bensì estranea. Agenti allergizzanti particolarmente frequenti sono i metalli, in particolare il nickel, i profumi, i conservanti (in particolare il Kathon CG) di creme e cosmetici, tinture (parafenilendiamina), gomme e farmaci topici. Gli apteni sono numerosissimi (oltre 3.000), anche se sono spesso raggruppati in famiglie. La sensibilità da contatto verso il nickel in Italia è intorno al 18-20%, con maggiore incidenza nel sesso femminile. Ogni parte del corpo potenzialmente può essere coinvolta nella dermatite allergica da contatto, in relazione al tipo di allergene. Ad esempio il cuoio capelluto per la tinta dei capelli, il palmo delle mani e i lobi delle orecchie per il nichel, etc. Le dermatiti allergiche da contatto sono una delle più frequenti causa di dermatiti professionali, e le mani sono la zona del corpo di solito più colpita.

Le cure della dermatite

Si consiglia per ambedue  le dermatiti  di adoperare prodotti idratanti ed emollienti, da applicare dopo una rapida doccia in cui si utilizzano detergenti senza tensioattivi.  Evitare saponi e detergenti schiumogeni, perché contribuiscono a irritare la pelle. Per la dermatite allergica da contatto evitare o ridurre i contatti con la sostanza individuata come causa. In base alle manifestazioni sulla pelle è opportuno impostare una terapia locale nelle fasi
  • acute, utilizzando creme antinfiammatorie, steroidee e non;
  • croniche, utilizzando creme idratanti e talvolta creme cheratolitiche;
  • di mantenimento, utilizzando creme idratanti per ristrutturare la barriera della pelle e ridurre la frequenza delle ricadute.
Se il prurito è intenso e/o le lesioni sono estese, può essere utile un antistaminico per via orale. Nei casi più gravi o resistenti alle terapie topiche (rari) è necessario assumere, oltre agli antistaminici, anche corticosteroidi per via orale. Per alcune forme di dermatite allergica da contatto (ad esempio quelle provocate dal nichel) potrebbe essere utile seguire una dieta povera di cibi ad alto contenuto di nichel o una terapia desensibilizzante orale mirata. I trattamenti terapeutici della dermatite atopica non eliminano il problema alla radice. Essi sono utili per controllare i sintomi ed allontanare gli elementi che scatenano il disturbo. Vengono consigliati dal medico specialista in funzione della gravità del caso specifico, dell’età, dello stato psicologico ed in base alla sofferenza di altre patologie oltre la stessa dermatite atopica. È molto difficile ottenere una guarigione completa della dermatite atopica, soprattutto durante l’età adulta. La base della terapia è costituita essenzialmente dall’uso di emollienti, ma se necessita va attuata una terapia più mirata, formulata in base alle fasi essudativa o cronica della patologia e all’età del paziente che può prevedere l’impiego  di:
  • cortisone e corticosteroidi; 
  • antistaminici;
  • immunosoppressori e fototerapia; 
  • anticorpi monoclonali. 
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