Allergia acari della polvere
La cura della casa non è solo importante per una questione estetica, ma anche e soprattutto di salute. Capita che anche nelle abitazioni più pulite e curate siano presente fattori scatenanti allergie. Ne sono un esempio gli acari della polvere che nonostante pulizie quotidiane e doviziose, si manifestano in ambienti umidi, spesso chiusi, con aria condizionata e poco arieggiati.
Gli acari della polvere sono minuscoli esseri appartenenti alla classe degli aracnidi. Non è possibile vederli a occhio nudo ed è per questo che sono così difficili da eliminare. Proliferano soprattutto dove ci sono librerie, scaffali, divani e letti, ossia in tutti quegli spazi dove si possono annidare senza che nessuno se ne accorga.
Molte persone ne sono spaventate o ossessionate perché questi minuscoli animaletti possono causare allergie e fastidi respiratori. Esistono delle cure? Ma soprattutto, quali sono i sintomi per sapere se si è allergici agli acari della polvere?
Allergia agli acari: i sintomi
Esistono due principali sintomi correlati all’allergia agli acari della polvere: quelli legati alle manifestazioni asmatiche e quelli riconducibili all’infiammazione oculorinitica. Usando parole semplici si avverte tosse, naso che cola, starnuti, prurito alla gola e, in alcuni casi, oppressione toracica. Anche se a una prima lettura possono sembrare conseguenze non particolarmente dannose, in realtà si tratta di sintomi che possono compromettere la quotidianità e, nei casi più gravi, rivelare serie difficoltà respiratorie.
Di fatto si tratta di sintomi riconducibili al più comune raffreddore, per questo è fondamentale capire se si è in presenza di un principio di influenza stagionale o di allergia.
Come capire che si tratta di allergia agli acari della polvere? In generale, i sintomi di un’allergia persistono per oltre una settimana e sono insistenti, acutizzandosi al verificarsi di determinate condizioni. Nel caso degli acari della polvere, per esempio, un soggetto allergico acutizza i sintomi negli ambienti chiusi e poco arieggiati.
Come intervenire?
In caso di sospetta allergia agli acari della polvere, è sempre bene rivolgersi a uno specialista di allergologia, più precisamente un allergologo. L’iter per capire se si è effettivamente allergici agli acari o ad altro, prevede l’esecuzione di un esame chiamato Prick Test. Si tratta di un esame cutaneo veloce e indolore. Per una maggiore certezza si può anche ricorrere al prelievo del sangue o alla diagnostica molecolare allergologica. Si tratta di esami che identificano gli allergeni scatenano la manifestazione allergica, stabilendo con accuratezza e precisione la causa dell’allergia. In questo modo, l’allergologo prevede una terapia mirata e personalizzata.
Anche se l’allergia agli acari non è rara (di fatto è molto comune), ogni trattamento è soggettivo. In linea generale le strade da percorrere includono:
- PROFILASSI AMBIENTALE
uso di fodere e materassi antiacaro e filtri speciali per l’aspirapolvere - TERAPIA FARMACOLOGICA
varia a seconda della forma di allergia. Dai farmaci antistaminici e cortosteroidi spray nasali o inalatori per le forme più leggere, ai broncodilatatori e farmaci biologici per i casi più gravi - VACCINAZIONE
ossia la somministrazione per via sublinguale o sottocutanea di dosi controllate dell’allergene con l’obiettivo di condurre l’organismo a una graduale tolleranza dell’allergene stesso (desensibilizzazione).