Dismenorrea – i dolori mestruali
In medicina con il termine dismenorrea si indicano i dolori associati al ciclo mestruale. Secondo l’OMS questa patologia colpisce fino all’81% delle donne.
Tale patologia, molto spesso sottovalutata, può compromettere seriamente la qualità della vita, tanto da interferire con la scuola, con il lavoro e con le altre attività quotidiane. In alcuni casi l’assunzione di antidolorifici aiuta a controllare la sintomatologia.
Che cosa è la dismenorrea?
Molte donne soffrono di dismenorrea, particolarmente a rischio sono le:
- ragazze sotto i 20 anni, che hanno avuto il primo ciclo prima degli 11 anni,
- donne con mestruazioni abbondanti o che hanno un flusso irregolare,
- donne non hanno mai avuto figli o le cui madri soffrono o hanno sofferto di dismenorrea
- fumatrici
Quali sono le cause?
La dismenorrea può essere definita:
Primaria : dolori mestruali non legati a una patologia pelvica definibileSecondaria : dolori mestruali associati a una patologia pelvica, che può essere di varia natura e origine (endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini , infezioni o stenosi della cervice uterina).
Quali sono i sintomi della dismenorrea?
La dismenorrea ha un quadro clinico caratterizzato da un dolore di tipo crampiforme e colico (ossia con momenti di maggior sofferenza e momenti in cui il dolore è minore) al basso addome.
Può estendersi alla parte bassa della schiena e agli arti inferiori e può essere associata a nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa ed episodi diarroici.
Nella dismenorrea primaria in genere i dolori iniziano 1 o 2 giorni prima delle mestruazioni e durano per 12-72 ore, si riducono con l’avanzare degli anni e possono scomparire dopo la prima gravidanza.
Nella dismenorrea secondaria il dolore può iniziare prima e durare più a lungo e non è associato ad altri sintomi.
NOTA BENE : non è possibile prevenire la dismenorrea, un’alimentazione sana può aiutare a ridurre i sintomi.
Diagnosi
Per diagnosticare la dismenorrea è fondamentale effettuare una visita con il medico specialista, il quale chiede alla paziente di descrivere i sintomi avvertiti ed esamina lo stato di salute degli organi riproduttivi attraverso la visita e l’ecografia transvaginale.
In caso di sospetta dismenorrea secondaria possono essere prescritti i seguenti esami:
- Risonanza Magnetica
- Isteroscopia
- Laparoscopia
Quali sono i trattamenti da seguire?
La terapia della dismenorrea primaria si propone di ridurre l’intensità del dolore e degli altri sintomi associati e migliorare la qualità della vita quotidiana durante i flussi.
I farmaci antinfiammatori non steroidei sono il trattamento di prima scelta, a seguire il trattamento con la terapia ormonale orale (estro-progestinici). La pillola, infatti, impedisce l’ovulazione e, quindi, riduce l’intensità degli spasmi dell’utero. Frequentemente si ricorre alla supplementazione di magnesio (che riduce gli spasmi muscolari) in fase pre-mestruale, alla modifica dello stile di vita (alimentazione, fumo, esercizio fisico), alll’uso di integratori vitaminici.
La terapia della dismenorrea secondaria è dipendente dalla causa che la scatena, quindi il trattamento sarà specifico per le diverse condizioni patologiche, varia a seconda della causa.